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VIRGI
16 febbraio 2007 alle 13:40Post count: 0#58153 |Il peperoncino piccante, come tutti i peperoni, appartiene alla famiglia delle Solanacee.
Le solanacee sono una famiglia eterogenea che comprende piante con alte concentrazioni di alcaloidi tossici (o medicinali) come:
la belladonna che contiene atropina,
lo stramonio che contiene stricnina,
il tabacco che contiene nicotina.
Tutte le solanacee contengono un alcaloide tossico detto solaninaAltre più comunemente utilzzate come ortaggi come la patata, il pomodoro, la melanzana fanno parte della nostra alimentazione quotidiana.
La famiglia delle Solanacee è molto numerosa. Comprende 85 generi e almeno 2.200 specie.
Uno degli 85 generi è il capsicum al quale appartiene il peperoncino rosso piccante.Il nome latino capsicum deriva da capsa scatola per la particolare forma del frutto che ricorda proprio una scatola con dentro i semi; oppure dal greco kapto che significa mordere, con evidente riferimento al piccante che “morde” la lingua quando si mangia.
Nel genere del capsicum la specie più importante è il capsicum annuum al quale appartengono tutti i peperoncini che conosciamo.
In verità oltre al capsicum annuum lo stesso Linneo aveva distinto anche un capsicum frutescens.
Più tardi, negli anni cinquanta, sono state aggiunte un capsicum pubescens e un capsicum pendulum.
La varietà diffusa in Italia è solo il capsicum annuum; le altre si coltivano soprattutto in America Meridionale e in Messico.
Il capsicum annuum raggruppa le varietà più diffuse: il capsicum abbreviatum, l’acuminatum, il fasciculatum, il cerasiferum, il bicolor e il christ-mas candle.
Il capsicum abbreviatum ha frutti piccoli e conici che non superano i cinque centimetri.
L’acuminatum produce bacche sottili a cono allungato leggermente ricurve. I frutti del fasciculatum sono diritti e sottili molto piccanti. Quelli del cerasiferum sono piccoli e rotondi come le ciliege dalle quali prendono il nome. Il bicolor ha frutti bicolori, violetti e rossi molto piccoli. Infine il christmas candle fa riferimento alla festività di Natale perché la pianta, utilizzata come ornamento, mantiene i suoi frutti fino a Dicembre inoltrato.
Queste varietà sono le più diffuse da noi. Le altre centinaia di capsicum che ci sono in tutto il mondo producono tanti tipi di peperoncini, di tante dimensioni, forme e sapori che è praticamente impossibile classificarli. Anche fra i botanici più insigni non c’è concordia. Val la pena perciò di seguire il consiglio di uno studioso importante come Tom Stobart il quale suggerisce di dimenticare i nomi e le classifica-zioni scientifiche e chiamare i peperoncini con i loro nomi locali.
Pevium in Liguria; peuvroun in Piemonte; peverone in Lombardia; pevrum in Emilia; pepe rosso o zenzero in Toscana; lazzarette o cazzarele a Pescara e Chieti; saittì a Teramo; pepentò piccante a L’Aquila; diavulillu nel Molise; peparuolo in Campania; diaulicchiu nelle Puglie; cancarillo, pipazzu, pipi vruscente, diavulillo in Calabria; pibiri-moriscu in Sardegna; pipi russi in Sicilia; e infine cerasella, mericanill, diavulicchiu in Lucania.
Per quanto riguarda il sapore il problema è più semplice: ci sono peperoncini dolci, piccanti e piccantissimi. Tutto dipende dalla capsaicina che dà il sapore di piccante.
La sostanza artefice principale della piccantezza è l’alcaloide capsaicina (8-metil-N-vanillil-6-nonenamide), insieme ad altre 4 sostanze naturali correlate, chiamate collettivamente capsaicinoidi, che ne comprendono anche altre di sintesi. Ogni capsacinoide ha piccantezza relativa e un sapore diversi nella bocca, e una variazione nelle proporzioni di queste sostanze determina le diverse sensazioni prodotte dalle diverse varietà, oltre al loro contenuto. La capsaicina provoca dolore e infiammazioni se consumata in eccesso, e può addirittura causare vesciche da ustione, se in alte concentrazioni (i peperoncini habanero, ad esempio, sono raccolti con i guanti). Rappresenta anche l’ingrediente principale nello spray al pepe, usato come “arma non letale”.
Sostanzialmente la capsacina è uno strumento chimico di difesa dei frutti della pianta una vera e propria arma chimica, infatti non di rado capita che peperoni normalmente dolci esprimano una quantità di capasacina capace di distruggere la lingua anche al più navigato consumatore di peperoncini piccanti.
Questa reazione avviene quando il peperone in fase di maturazione viene colpito da un organismo parassita , non solo tutti i frutti della pianta diventano di un piccante a dir poco spaventoso, ma per effetto di ormoni vegetali volatili il segnare arriva anche alle piante vicine, le quali caricano a la loro volta il proprio arsenale chimico. Quindi occhio ai peperoni biologici e coltivati in casa!Per quanto riguarda le caratteristiche morfologiche c’è da aggiungere che il capsicum annuum è un arboscello perenne che, in condizioni di clima favorevole, viene coltivato come annuale.
Le piantine hanno altezza varia tra i 20 e gli 80 centimetri; foglie alterne, a forma di cuore o lanceolate; fiori bianchi da Maggio a Settembre; dentro ci sono l’androceo e il gineceo che maturano contemporaneamente con fecondazione autogena cioè senza l’aiuto degli insetti o del vento. Frutti e bacche di varia forma a seconda della varietà.Originario dell’America centromeridionale il capsicum annuum si coltiva nei paesi a clima caldo e temperato.
Attecchisce con facilità negli orti ma anche nei vasi con i quali si possono adornare le case. Ha trovato nel sud, soprattutto in Calabria e Basilicata, l’habitat più adatto. Tanto che il peperoncino che si coltiva in queste due regioni, viene unanimemente riconosciuto il migliore.Anonimo
16 febbraio 2007 alle 14:06Post count: 0Scala di Scoville
La Scala di Scoville (o più brevemente Scala Scoville) è una scala di misura della piccantezza di un peperoncino. Questi frutti del genere Capsicum contengono alcune sostanze, dette capsaicinoidi, di cui la più abbondante è la capsaicina, un composto chimico che stimola le terminazioni nervose dei recettori della lingua e ciò provoca la sensazione di “bruciore” . Il numero di unità di Scoville che indica l’appartenenza alla scala (SHU) (Scoville Heat Units) indica la quantità di capsaicina equivalente contenuta. Molte salse piccanti in uso in sia in America del nord che del sud indicano la loro piccantezza in unità di Scoville.
La scala di Scoville prende il nome dal suo ideatore, Wilbur Scoville che sviluppò il SOT (Scoville Organoleptic Test) nel 1912. Questo test originariamente prevedeva che una soluzione dell’estratto del peperoncino venisse diluita in acqua e zucchero finché il “bruciore” non fosse più percettibile ad un insieme di assaggiatori (generalmente 5); il grado di diluizione, posto pari a 16.000.000 per la capsaicina pura, dava il valore di piccantezza in unità di Scoville. Il valore 16.000.000 per la capsaicina fu posto arbitrariamente da Scoville. Quindi un peperone dolce, che non contiene capsaicina, ha un valore 0 sulla scala Scoville, a significare che l’estratto di peperone non è piccante anche se non diluito. Al contrario uno dei peperoncini più piccanti, l’Habanero, fa misurare un valore superirore a 300.000 sulla scala Scoville: posto 16.000.000 la capsaicina pura, significa che l’estratto di Habanero ha un contenuto di capsaicina equivalente di 300000/16000000=1,875% in peso.
Il record , registrato nel Guinness dei Primati, è di 577.000 per un Habanero della varietà Savina Rosso, ossia il 3,6% in peso . Come sempre, va ricordato che essendo prodotti naturali e non industriali, non tutti i peperoncini Habanero Savina Rosso hanno questo stesso valore: è semplicemente il massimo valore registrato e ufficialmente riconosciuto.
Oltre alla cultivar Capsicum chinense, cui appartengono Habanero e Scotch Bonnet, anche altre sono in lizza per il riconoscimento ufficiale come varietà più piccante: il Naga Jolokia o Bih Jolokia indiano (Capsicum chinense), il Naga Dorset ed il Thai verde.16 unità di Scoville sono equivalenti a una parte di capsaicina per milione.
IL SOT soffre di una grande debolezza, in quanto dipende dalla soggettività umana.
Successivamente sono stati sviluppati altri tipi di test, molto più sofisticati, come il test HPLC (High performance liquid chromatography) che misura direttamente la quantità di capsaicinoidi invece che affidarsi alla sensibilità dell’uomo.
La capsaicina pura è una sostanza tossica, e se assunta direttamente provoca la morte per arresto respiratorio, tuttavia la quantità necessaria per ingestione a causare la morte di una persona di 70 Kg è di 13 g, equivalente ad un paio di cucchiai!Classifica della piccantezza di alcuni peperoncini sulla scala Scoville.
I valori sulla scala Scoville possono variare sensibilmente per almeno tre ragioni:
Variano all’interno della stessa specie, anche di un fattore 10 o più, a seconda della semenza, del clima e del suolo.
Le vere “Unità di Scoville” erano il risultato di un test organolettico, che dipende dalla sensibilità umana e varia anche del ±50%.
Il test HPLC non misura direttamente le unità di Scoville, ma le “unità di piccantezza ASTA”. Queste sono poi convertite in unità Scoville, ma dato che la piccantezza assoluta dei capsaicinoidi ha un errore di circa il 20%, anche la conversione ne risente. L’HPLC stesso ha un errore di circa il 12%.Vi ricordate Homer Simpson e la sua esperienza psichedelica dopo aver ingerito un peperoncino del guatemala? Se uno si mangia il primo in classifica di questa lista fa la stessa fine!
Gradazione Scoville Tipo di peperoncino
16,000,000 capsaicina pura, diidrocapsaicina
9,100,000 Nordiidrocapsaicina
8,600,000 Omodiidrocapsaicina e omocapsaicina5,300,000 spray al peperoncino della polizia
2,000,000 spray al peperoncino comune350,000 – 1,000,000 Naga Morich, Dorset Naga
350,000 – 580,000 Habanero Red Savina
100,000 – 350,000 Habanero
100,000 – 325,000 Scotch bonnet
100,000 – 225,000 African birdseye (noto anche come “piripiri”, “pilipili”, “African Devil”)
100,000 – 200,000 Jamaican hot
100,000 – 125,000 Cayenna della Carolina
95,000 – 110,000 Bahamian
85,000 – 115,000 Tabiche
50,000 – 100,000 Chiltepin
50,000 – 100,000 Rocoto
40,000 – 58,000 Pequin
40,000 – 50,000 Super chile
40,000 – 50,000 Santaka
30,000 – 50,000 Cayenna
30,000 – 50,000 Tabasco
15,000 – 30,000 de Arbol
12,000 – 30,000 Manzano, Ají
5,000 – 23,000 Serrano
5,000 – 10,000 Hot wax
5,000 – 10,000 Chipotle
2,500 – 8,000 Jalapeño
2,500 – 8,000 Santaka
2,500 – 5,000 Guajilla
1,500 – 2,500 Rocotilla
1,000 – 2,000 Pasilla
1,000 – 2,000 Ancho
1,000 – 2,000 Poblano
700 – 1,000 Coronado
500 – 2,500 Anaheim
500 – 1,000 New Mexico
500 – 700 Santa Fe Grande
100 – 500 Peperone
100 – 500 Pimento
0 Sweet bellValori senza conferma ufficiale
855,000 Naga Jolokia
560,000 – 890,000 Thai Green ChiliesAnonimo
16 febbraio 2007 alle 14:29Post count: 0Virgi è un mito…
Hai avviato il topic dell amia passione e adesso ho deciso di farlo diventare un forum…
Complimenti per tutto ciò che hai scritto e che hai certamente raccolto e sintetizzato in maniera ECCELLENTE!
Non c’è niente da aggiungere a cio che ha detto Virgi e posso solo contribuire postando e descrivendo alcune varietà di peperoncino che non devono mancare nell’arsenale di un griller..Vado subito ad aprire il forum e a copiare questo topic sul forum nuovo..
Bravo Virgi e grazie.Anonimo
16 febbraio 2007 alle 14:42Post count: 0Vai bello non chiedevo di meglio ti seguo a ruota vaiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
HPLC è sinonimo di High Pressure Liquid Cromatography.
è il sistema attualmente utilizzato per definire il contenuto di sostanze presenti in qualsiasi cosa e viene usata anche per misurare la piccantezza del peperoncino.
Questa tecnica è la più affidabile e scientifica che esiste e va a sostuire quella meno scientifica di Scoville.Anonimo
4 marzo 2007 alle 9:38Post count: 0E’ arrivato il mito!
Ciao Riccardo e benvenuto tra i pazzi fuochisti.
Cari compa di grill, Lui è Riccardo, l’Admin, nonchè titolare, del sito http://www.peperonciniamoci.it. E’ il mostro sacro della cultura dei peperoncini in italia. La sua non è solo passione ma prodonda conoscenza della materia e vi anticipo che verrà a fare ordine nelle nostre menti per quanto riguarda il peperoncino. Abbiamo deciso di avviare una specie di cooperazione che tende ad utilizzare al meglio il peperoncino in cucina e soprattutto nei barbecue, da parte mia mentre da parte sua ci verranno forniti tutti gli erudimenti per conoscere e coltivare le migliori varietà di pepper che sarebbe altrimenti impossibile mangiare in italia.
Credo che sarà un connubio interessante.
Benvenuto ancora!Anonimo
9 maggio 2007 alle 21:25Post count: 0Fratelli…una domanda semplice per gli esperti del settore. Il peperoncino calabrese nel complesso a che livello della scala Scoville si potrebbe attestare?
Capisco che ve ne saranno diverse specie ma giusto per avere un orientamento della piccantezza.
Grazie…Anonimo
10 maggio 2007 alle 5:53Post count: 0@Il Reverendo wrote:
Fratelli…una domanda semplice per gli esperti del settore. Il peperoncino calabrese nel complesso a che livello della scala Scoville si potrebbe attestare?
Capisco che ve ne saranno diverse specie ma giusto per avere un orientamento della piccantezza.
Grazie…Il famoso peperoncino di Soverato, reso celebre da Franco Neri (Fraanco ooohh Franco…) sostanzialmente NON ESISTE.
E’ ormai talmente diffuso che francamente non e’ possibile risalire ad una razza in purezza.
Solitamente sono dei peperoncini della varieta’ annum ( a corno) piu o meno grandi e che probabilmente si saranno ibridati chissa’ quante volte e chissa’ con quante specie.
Quello che ti capitera’ tra poco per le mani, e’ calabrese ma solo di provenienza. Il frutto che ne otterrai sara’ un peperoncino lungo non piu di 10 cm che “dovrebbe” maturare dal verde al rosso passando per un bel viola e sara’ molto piccante se lo lasci a stecchetto d’acqua.
Nella scala scoville, quello che ti ho dato io, si puo tranquillamente porre al di sotto del tabasco e sopra lo jalapeno.
Tra i 10.000 e i 30.000 piu o meno. Niente a che vedere con l’habanero (pimenta delle antille, che avrai anche a breve).
Di gran lunga inferiore e se raccolto verde puo’ essere addirittura consumato fresco nell’insalata con solo qualche traccia di piccante.
Cmq essendo della specie annum non ha un fortissimo aroma di peperone a differenza dei chinense (gli habanero per esempio) o i baccatum (lemon drop o rocoto).
Spero possa esserti utile.
Ciao.Buon giorno a tutti, se non sono invadente, qualche buona piantina me la prenoto anche io…a pagamento si intende…
grazie.
Il mio grado di piccantezza a cui sono molto affezionato e’ a partire dal pepper bacio di satana, al di sotto niente.
grazie.
Anonimo
10 maggio 2007 alle 8:43Post count: 0Grazie Serial……
La faccenda mi va interessando sempre più e credo che due piantine nel mio cortile non si negheranno a nessuno….. 😉
Anche questa un’altra strada da imboccare…grazie fratello per le tue dritte sempre interessanti.Anonimo
10 maggio 2007 alle 8:58Post count: 0Le mie semine:
Haba red
Pimenta delle antille
Haba orange
Scotch bonnet red, yellow
naga morich
aji amarillo
jalapeno
bacio di satana
costeno amarillo
big sun sc. b.
mexican red
chupetigno
Haba chocolate, long
haba mustard
safi
fatalii
haba peach
serrano
rumanian yellow
hungarian yellow wax
yatsufusa
indonesian hot
ammazzo
peter pepper red, orangeper questi semi ringrazio il grande Serial e
tutto il forum di peperonciniamoci.it un gruppo di gente disponibile e squisita… qualcuno di loro già da tempo si è iscritto e circola sul nostro forum…Grazie!
Prima di dare la disponibilità delle mie piantine… voglio assicurarmi che non succeda qualche catastrofe per adesso la coltivazione sta andando bene… 😉 la germinazione è stata quasi totale vicina al 90%
presto posterò le foto della coltivazione sul sito pepronciniamoci e su questa sezione!
W il barbecue!
W i peperoncini!Anonimo
10 maggio 2007 alle 10:24Post count: 0Fratello Virgi…vedo che ti sei avvisto una coltivazione mica da ridere…anche Il Reverendo si vuole cimentare in questa esperienza…..chiedeò consigli su peperonciniamoci…
@VIRGI wrote:
Le mie semine:
Haba red
Pimenta delle antille
Haba orange
Scotch bonnet red, yellow
naga morich
aji amarillo
jalapeno
bacio di satana
costeno amarillo
big sun sc. b.
mexican red
chupetigno
Haba chocolate, long
haba mustard
safi
fatalii
haba peach
serrano
rumanian yellow
hungarian yellow wax
yatsufusa
indonesian hot
ammazzo
peter pepper red, orangeper questi semi ringrazio il grande Serial e
tutto il forum di peperonciniamoci.it un gruppo di gente disponibile e squisita… qualcuno di loro già da tempo si è iscritto e circola sul nostro forum…Grazie!
Prima di dare la disponibilità delle mie piantine… voglio assicurarmi che non succeda qualche catastrofe per adesso la coltivazione sta andando bene… 😉 la germinazione è stata quasi totale vicina al 90%
presto posterò le foto della coltivazione sul sito pepronciniamoci e su questa sezione!
W il barbecue!
W i peperoncini!Carissimo virgi concordo in pieno, non vedo l’ora di vedere le foto…e magari di assaggiare qualche buon frutto piccante.
ciao.
Anonimo
10 maggio 2007 alle 14:20Post count: 0@Il Reverendo wrote:
Fratello Virgi…vedo che ti sei avvisto una coltivazione mica da ridere…anche Il Reverendo si vuole cimentare in questa esperienza…..chiedeò consigli su peperonciniamoci…
Caro Reverendo per le semine… forse sei un pò in ritardo chiedi eventualmente se qualcuno ti passa delle varietà precoci, chiedi a Riccardo quali…
Cmq se non l’hai già fatto fatti un giro sul loro forum… ne vale la pena!Anonimo
10 maggio 2007 alle 15:30Post count: 0Reverendo…nel suo giardino arriveranno 4 piantine non due…. 😉
Ho ancora qualche pianta da poter regalare ma dovete accollarvi le spese del corriere…
Piu o meno ho le stesse del virgi (qualcosa in meno).
Ad ogni modo, penso che tra me e Virgi, per quest’anno avremo peperoncini per tutti.
L’anno prossimo avvieremo una coltivazione di massa, magari sbambiando qualche dritta con Riccardo direttamente sul suo forum.
Macio non preoccuparti, ti darò tutti i peperoncini che vuoi, siano freschi, congelati, affumicati, secchi, in polvere e in salsa…
Trank 😉 -
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